Caro Michele,
ci scegliemmo qualche anno fa e puntammo su di te, su quel ragazzo tanto generoso sui campi quanto nella vita
da guadagnarsi l’affetto e la stima dei compagni, dei tecnici e dei dirigenti della Virtus e da lasciare pagine calligrafiche
nella storia di questa società.
Su quel ragazzo che, schivo da apparenze e superficialità, ha “snottato in piazza per sorvegliare gli arrivi e scrutare
il cielo dove abitano gli dei dell’atletica”.
Su quel ragazzo che portiamo nel cuore con affetto infinito.
Auguri, Michele. Auguri a te ed alla tua sposa.
La Virtus
14/07/2017