CARO DIARIO…
Campo Virtus 2023 (Valle San Giovanni – Civita di Bojano 31 luglio-4 agosto)
di Roberto Palladino
Eppure più di qualche ragazzo aveva giurato che non sarebbe riuscito a sopportare la mancanza dei più cari amici e confidenti. Ma… ancora una volta il vecchio detto, “Triste a chi muore che chi resta si consola”, ha fatto centro. Accantonati telefonino e televisore, il silenzio del bosco, il calore del falò, l’esecuzione, seppure non perfettamente riuscita, di un canto di montagna o di un’allegra aria molisana, la condivisione di una scelta, la diatriba per un responso hanno contribuito a recuperare quell’autentico rapporto umano che, purtroppo, questi nostri ragazzi di ultima generazione ha totalmente perso.
Ragazzi che, pur raggruppati, si accompagnano con la solitudine. Ragazzi che si masturbano, senza opportuni filtri di buonsenso, per ciò che viene loro propinato da chi neanche conoscono. E allora, che ben vengano questi momenti di salutare ossigenazione che la natura, con la sua semplicità, e la Virtus, con la sua attenta sensibilità, riescono ad offrire.
Sono stati cinque giorni intensi. Bisognava cucinare, lavare, rassettare e, perché no, giocare e passeggiare. Prepararsi per il fuoco di bivacco dove esibirsi con canti, danze, indovinelli, scioglilingua e riflessioni. Per ritirarsi, infine, spossati, nella propria tenda senza l’esigenza di un rimbocco di coperte.
Belli ed interessanti sono i due diari che i gruppi, il Giallo e il Blu, hanno redatto al termine di questa esperienza. Possono sembrare superficiali e scontati, ma la dicono lunga su ciò di cui questi ragazzi hanno realmente esigenza. Chiedono spazio, responsabilità, rispetto. Anche norme. Ma soprattutto esempio. Facciamo in modo di non deluderli!
Caro diario,
la squadra Blu che ti parla. Siamo qui per raccontarti i nostri pensieri su questi fantastici cinque giorni di campeggio sul Matese.
Essendo un gruppo abituato a passare insieme al massimo due/tre ore al giorno, ritrovarci a trascorrere così tanto tempo ci ha portato ad avere qualche battibecco, ma nonostante tutto siamo riusciti a divertirci grazie all’aiuto dei più grandi e soprattutto perché ci vogliamo un gran bene.
Questa esperienza ha sicuramente aiutato ognuno di noi a comprendere che tutto quello che abbiamo nella nostra quotidianità non è assolutamente scontato. Per esempio ci siamo ritrovati a non avere più le comodità di un bagno o della nostra camera da letto.
Confrontandoci è emerso che questi giorni sono veramente “volati”; sarà perché abbiamo avuto giornate molto produttive, piene di giochi, passeggiate, canti e risate…, ma non sembrano affatto passati cinque giorni.
Abbiamo imparato l’importanza di non sprecare, rispettare la natura che ci ha ospitato e godersi ogni momento senza l’uso del cellulare.
In conclusione possiamo dire che il nostro bagaglio è sicuramente ampliato grazie alle numerose nuove esperienze: come la visita al castagno secolare e la gara di orientamento, ma con proverbi e detti “cambuasciani”.
La squadra Blu
(Cecilia, Emilia, Kesia, Lorenzo, Pasquale, Sveva)
Caro diario,
come dice un vecchio detto: “Roppe tre iuorn ‘e negghia arriva l’acqua, roppe quatte… u diarie” …
Negli ultimi giorni, per scappare dalla quotidianità e dalla frenesia cittadina, noi del Gruppo Sportivo Virtus (CB005) con zaino in spalla, tenda, sacco a pelo e tanta voglia di divertirci, siamo partiti in direzione di Civita di Bojano.
Durante questo tempo trascorso insieme, non è mancato sicuramente il contatto con la natura, tantomeno quello tra di noi che, in molte occasioni, ha creato e/o rafforzato legami di amicizia, ma, in altre, ha dato vita a scontri, dibattiti e, per fortuna, mancati “leccamussi” che, però, hanno permesso di conoscerci e capirci meglio.
Ci siamo impegnati al massimo nello svolgere i compiti necessari per la buona riuscita del campeggio e, nonostante alcuni intoppi, siamo sicuri che questo ci servirà nella vita e nelle prossime esperienze.
Anche confrontandoci tra di noi nella scrittura di questo diario abbiamo riscontrato gli aspetti positivi del campeggio e ciò che potremmo migliorare. Ci siamo trovati, infatti, tutti d’accordo nel riscontrare alcuni atteggiamenti troppo competitivi oltre che tra i ragazzi, anche nei più grandicelli per cui quello che sentiamo di prefiggerci per il futuro è di essere meno “ncazzusi” in modo da rendere i prossimi campeggi ancora “chiù belle”.
Topi, cavalli, volpi e cervi avvistati su Google ci hanno fatto compagnia al punto da essere così generosi da restituirci, con gli interessi, il cibo che hanno “preso in prestito” (chi vuole intendere “in tenda”, gli altri “in camper”), facendoci anche capire che i veri intrusi siamo noi.
Torniamo a casa con un bagaglio stracolmo di ricordi, insegnamenti, vestiti “vritte” e cellulare carico come il primo giorno.
P.S.: Consigliamo di aggiungere una merendina “light” al menù.
La squadra Gialla
(Carlo, Chiara, Francesco, Giulia, Lucia, Lucrezia)
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