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di Stefano di Maria

Sai che fai? Dai di matto: così come stai, alzati, esci di casa e corri. Non chiedere permesso, non aspettare che ti dicano “vai!”.

Devi correre forte perché a scuola ti hanno tenuto a sedere per troppe ore e hai quasi dimenticato di avere due gambe.

Vatti a prendere le idee per la strada, vatti a prendere l’aria nel bosco, vatti a stancare. Perché quando ti stanchi…

…e ti fermi…

…finisce che sorridi! E sbuffi a terra e senti il cuore in cielo!

I tuoi piedi sono animali selvaggi, galoppo di cavalli imbizzarriti!

Corri e stai sereno perché se corri veramente, nessuno ti fa domande. Nessuno ce la farà a starti dietro per chiederti il voto che hai preso, il lavoro che vuoi fare da grande, la città dove vorresti andare a vivere…Corri perché sei tu a scegliere dove vai. Anche se non lo sai. E se vuoi girare, giri. E se vuoi tirare dritto, te ne vai in allungo. E ti puoi allungare se vuoi riprendere vita.

Corri perché mentre corri sul serio, non puoi essere serio. Se ci provi, capita che inciampi, che ti punge la milza. Tu vai, vai e vai…

Corri perché la noia è lenta. I rimproveri sono lenti. I grandi sono lenti perché non corrono più: per una volta spiegagliela tu una cosa veramente bella della vita! 

Se sei bambino, insegna loro che il gioco dell’acchiapparello é il più bello…e non é litigarello!

Corri perché un giorno sarai grande come loro e forse ti toccherà camminare piano. Ma adesso no.

Adesso sei libero e se qualche adulto, insofferente e petulante, ti chiede:

“Ue, ma dove corri?”

Tu rispondi:

“Non lo so, ma sto andando fortissimo!”