“LARGO AI SETTANTENNI” (…???)

di Nicola Baranello

Presidente del Gruppo Sportivo Virtus

Ho avuto modo, in questi giorni di fine estate e di riavvio in pieno delle attività, di incontrare persone per attività professionali o per altro, che mi hanno chiesto della Su e Giù; ai pochi che non me lo hanno chiesto gliel’ ho ricordato io. Mi hanno chiamato gli amici dalla Calabria e da Milano per prenotare voli e permessi. Qualcuno ha fatto spostare importanti cerimonie già fissate per quella data: 13 novembre 2022.

Ogni volta mi sono sentito bene, profondamente gratificato di questa appartenenza al Gruppo Sportivo Virtus. A volte alla mia età penso: ma che ci sto a fare? Ma è giusto?

Nei giorni scorsi sul Corriere in prima pagina è uscito un articolo di Massimo Gramellini dal titolo particolarmente pungente “Largo ai Settantenni”. Mi ha fatto molto riflettere. Soprattutto mi ha convinto ancora di più che essere riferimento, aiutare, fare performance nelle attività professionali e non professionali, supportando, affiancando, trasferendo conoscenze ed esperienze potrebbe non essere sufficiente. Occorre accordare tanta fiducia ai giovani, ai ragazzi che non scappano dalla realtà, dalle sfide, dal territorio, dai loro “borghi”, ma che si cimentano anche con fatica, nelle sfide che le attività non solo professionali presentano; basta spostarsi di lato facendo loro posto, forse transitoriamente con qualche performance in meno. Se si mettono le dighe o si deviano i fiumi l’acqua non arriva a valle. Se invece siamo capaci di gestire il suo passaggio con attenzione e con adeguato convogliamento o affiancamento, di là nel tempo il risultato sarà rigoglioso.

Per questo, nel momento in cui stiamo tuffandoci nel periodo più intenso di lavoro per portare al solito successo la 49° Su e Giù, a tutti i ragazzi della Virtus lancio un grido di incoraggiamento a proporsi ed a fare. Lo lancio a tutti i ragazzi della città e della Regione, per la verità, che hanno sempre risposto con generosità al nostro invito.

Forza ragazzi. Ci aspetta il solito grande lavoro. Scarichiamo un po’ i vecchi del pesante fardello.

Amo una frase del Generale Americano Mac Arthur: ”I vecchi soldati non muoiono mai, si limitano a scomparire”.

Noi dovremmo allontanarci in silenzio per non disturbare, come fanno le mamme dopo che hanno accudito nel letto ai figli, sicuri del loro percorso.