L’INARRESTABILE SU E GIÙ
di Claudia Gianfagna
Domenica 17 novembre, per la 46esima volta, il centro del capoluogo molisano si è colorato di giallo e di blu. Corso Vittorio Emanuele è stato il teatro su cui hanno danzato migliaia di scarpette sospinte dall’entusiasmo straripante di concorrenti provenienti non solo dal Molise intero, ma da molte altre regioni italiane.
Nessuno ha voluto rinunciare alla tanto attesa Su e Giù anche a costo di una inzuppata d’acqua che impietose previsioni meteo prevedevano proprio nel momento della gara.
E così è stato. L’edizione 2019 sarà ricordata per l’inclemenza del tempo. Mai, in precedenza, c’era stata una condizione atmosferica più avversa. Bisogna risalire ad una quindicina di anni addietro per ricordare qualcosa del genere.
La pioggia ha fatto di tutto per rovinare la festa, per impedire agli artisti di strada di divertire i grandi ed i piccoli protagonisti della giornata, per azzittire le band che avrebbero dovuto esibirsi lungo le viuzze del centro storico, per spegnere l’entusiasmo che caratterizza la gara.
Pochi minuti prima della partenza, minacciosi nuvoloni si sono addensati ed hanno riversato acqua a catinelle sui corridori. Qualcuno, ma davvero qualcuno, ha ammainato il coraggio e fatto dietro front; i più, la maggioranza, non hanno mollato e si sono lasciati coinvolgere dalla magia della Su e Giù. L’entusiasmo ha avuto il sopravvento.
Forse la pioggia ha voluto mettere alla prova la tenuta della gara regina delle manifestazioni sportive molisane? Può darsi. La Virtus ha saputo rispondere da par suo: perfetto orario di partenza e musica, animazione, controlli e premiazioni impeccabili. La pioggia ha infradiciato gli abiti e la pelle, ma non ha intaccato minimamente lo spirito. Il calpestio delle migliaia di intrepidi partecipanti, battendo all’unisono, l’ha spruzzata via.
Letizia Di Lisa è quella che, tra le donne, ha preso meno acqua in quanto ha impiegato meno tempo a percorrere gli otto chilometri della gara, ma altrettanto bravi sono stati tutti i partecipanti che con orgoglio e determinazione hanno tagliato il traguardo di piazza S. Giorgio.
Non poteva e non ha deluso la Su e Giù dei 60 anni, quella del maestro Domenico Fratianni. Non poteva essere e non è stata una edizione come le altre. Doveva lasciare il segno ed essere ricordata. E così è stato!
Appuntamento, se Dio vorrà, alla edizione numero 47 con l’augurio che la Virtus possa ancora avvalersi dell’affetto e della vicinanza di quanti l’hanno sostenuta nel corso della sua magnifica storia.
21/11/2019