“STELLE AL MERITO SPORTIVO”
di Roberto Palladino
Sono mancati i giovani. Purtroppo. Quelli che avrebbero potuto e dovuto raccogliere il testimone del passato. Quegli stessi ragazzi che, orfani di genitori vivi, di una scuola attenta e formativa, di una società dinamica e propositiva, di una classe politica brillante e lungimirante, saranno chiamati, comunque, a sopportare il peso di responsabilità mai potute acquisire.
È stata una serata all’insegna della memoria, del “mi ricordo…”, “ti ricordi…”. Una manifestazione che avrebbe dovuto evidenziare una traccia da seguire, delle impronte da calpestare. Qualcuno ha sottolineato ciò che ha ritenuto di aver fatto, pochi quello che avrebbero voluto e potuto ancora fare. Ricordi sbiaditi e spolverati per l’occorrenza, ma che, forse, avrebbero potuto stimolare la curiosità e, perché no, l’emulazione. Certo, la pialla del tempo ha smussato l’antico vigore; i tanti inverni, come alberi spogli, sfoltito e ingrigito la folta criniera, ma lo spirito, l’anima sportiva, come bolle d’aria, ha cercato di aggallare. Si è avvertito un rigurgito di entusiasmo sopito.
Belle e toccanti le immagini proposte nella fase di apertura. E, forse, proprie su quelle incentrare la cerimonia e, sulla falsariga, presentare e raccontarne i protagonisti. Sarebbe stato interessante coinvolgere le scuole, le associazioni di volontariato e le società sportive per trasmettere i valori di chi ha operato o che sta ancora operando. E, chissà, creare i presupposti per l’assegnazione futura di altre innumerevoli “Stelle al Merito Sportivo”.
Questa iniziativa merita senz’altro una platea più vasta e una risonanza mediatica più ampia perché ha le caratteristiche per dare allo sport quella valenza educativa e culturale a cui tutti danno rilevanza, ma pochi sostegno e concretezza.